Il
16 ottobre in edicola a 8 euro o nei negozi di cd, per RaiTrade
1. Maweel.
2. Ial ghali.
3. Alif je sultani.
4. Passa l'aucieddi e pizzica la rosa.
5. Bush è bugiardo.
6. Canto di zolfara.
7. Canto alla montanara.
Auli
Kokko voce,
percussioni
Marzuk Mejiri voce, percussioni
Enrico Noviello voce, chitarra battente
Daniele Sepe sax soprano e tenore
Pino Minafra tromba
Luciano Nini clarinetto basso
Franco Giacoia chitarra elettrica, chitarra
fretless
Giancarlo Perna chitarra elettrica
Massimo Moccia slide guitar
Piero De Asmundis rhodes, tastiere
Livio Minafra rhodes, tastiere
Lello Petrarca rhodes, tastiere, basso
elettrico
Aldo Vigorito contrabbasso
Dario Franco basso elettrico
Lello Di Fenza batteria
Salvatore Tranchini batteria
Enrico Del Gaudio batteria
Peppe Sannino, Jens Hansen congas
E il Sepe di sempre.
E indefinibile. E tutto e non può essere ricondotto
ad una sola parola, ma neanche una sola espressione. Ma visto che bisogna
dare una bussola a chi legge e il cd non lha ascoltato, è
necessario tentare un abbozzo di definizione, incanalamento, catalogazione
citando il nome di qualche genere musicale (so che Daniele Sepe mi strozzerebbe).
Introduciamo prima: bisogna avere il coraggio delle proprie opinioni,
del proprio passato e della propria storia per fare un disco così
indifferente alle impietose leggi del mercato. Bisogna averlo anche
per impegnarsi sul fronte del prezzo: come quasi tutti i suoi cd questo
costa 8 euro, anche se questa volta non è pubblicato con Il Manifesto
ma con Rai Trade ed Helikonia, e si trova nelle edicole con il mensile
Indie - La musica indipendente. Daniele Sepe di questo coraggio
ne ha a non finire, e continua ad uscire imbattuto dalle partite che
tutti noi, quotidianamente, giochiamo con la coerenza. Prova ne sia
che in questo disco si dà voce agli immigrati - con la musica
e le bellissime immagini del booklet - non in quanto oggetti di
una ricerca, quanto come soggetti di una realtà nuova con la
quale abbiamo da confrontarci, come scrive Aniello Barone (lautore
delle foto interne) nella sua introduzione contenuta nel libretto...
da "Bielle
Roventi" di Antonio Piccolo