....immaginate
di essere in viaggio, senza sapere dove state andando, immaginate
di avere la radio accesa e sintonizzata sulle onde medie, quelle
che prendono anche le trasmissioni cinesi....L'abitacolo della
vostra vettura viene riempito da milioni di musiche diverse, di
voci e di lingue diverse....vi lasciate andare ai suoni che sentite...trattasi
di Daniele Sepe che ha suonato tutti i tipi di sax...ha dato al
tutto quell'atmosfera di gioco che ha fatto sì che un concerto
anche difficile potesse volare via...
"Gazzetta di Parma"
E a
fine serata c'è stata una strepitosa esibizione di Daniele
Sepe( Premiato con una Targa Tenco) che di questi incroci è
un esperto navigatore da molti anni.Un omaggio al Tenco l' ha
fatta anche lui, concludendo la sua esibizione, condotta nel più
puro metodo Zappiano, e per lo più incentrata sulle dissacrazioni
dell' oleografia folk e dei clichè di un mondo apparentemente
senza conflitti di classe, con una magnifica versione "coltraniana"
di "Un giorno dopo l' altro".
"
La Repubblica"
.....jazz
italiano e mediterraneo ancora nelle due serate conclusive. L'Art
Ensemble of Soccavo, guidato dall'incontenibile Daniele Sepe,
ha offerto un'ora di musica e di happening teatrale ad alto voltaggio
ironico e sonoro, con frequenti frecciate all'attuale governo....
Sepe e compagni hanno trascinato la piazza fino a tardi con un
successo meritato ...
"Musica Jazz"
....
Sepe ha animato un forsennato cabaret internazionalista, alternando
cialtronerie e virtuosismi (una citazione particolare per la Kokko,
che ha cantato in otto lingue diverse), rubando materiale a destra
e a manca, non indietreggiando di fronte a nessun modello e ad
alcuna citazione, suonando il sax tenore con la passione e la
furia del Gato Barbieri di venti anni fa alle prese con i brani
latino-americani ed il soprano ricurvo con lo stesso lirismo lunare
di Garbarek, confermandosi personalitˆ prepotente e riferimento
sicuro per inquieti, insonni e isterici musicisti, artisti di
strada e occupanti centri sociali, nuovi registi e altri talenti
del rinascimento artistico napoletano.
"Il
Manifesto"
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