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Uanema! Sto guardando 'sto speciale De Gregori-Giovanna Marini e non mi capacito...ma allora n' agge capite niente? Io ero convinto che la musica popolare non era cantare stonati come se c' hai un litro di vino cattivo in corpo o peggio ancora 10 ore di zappa sulle spalle...se non hai bevuto e soprattutto non hai zappato...mai...la madonna...ma che è? Qua due so le cose: o la mucca pazza è un fenomeno epidemiologico che ha colpito in Italia solo la sinistra o c' è un corto circuito nel televisore...uelà, mi dicono che sto disco sta in classifica!...e a me che me ne fotte...mbè mi dispiace per la Marini...me la ricordo quando io c' avevo 15 anni e stavo coi Zezi, per noi era un mito, e quando la conoscemmo...però 'a verità meglio essere Della Mea che nessuno ti caca ma sei rimasto uno tosto, che fare 'na Bella ciao più triste di quella di Santoro...se la sinistra non reimpara a cantà so cazzi...e questo che dice, che Sacco e Vanzetti dopotutto è allegra? La madonna...oh, beninteso, può pure darsi che so' io che sbaglio, però, compagne e compagni, se arretro di un passo o se faccio cagate, sparatemi addosso, ma sti due un gran servizio alla causa non lo stanno facendo...se io fossi un militante di Alleanza Nazionale starei ridendo da tre ore...mbè. guardiamoci Allende che è meglio. In campana, il peggior sordo è chi non vuol sentire...

Napolì...

Un poliziotto di 19 anni spara ad un rapinatore di 13. Si apre la solita discussione sul degrado e sulla violenza nella periferia napoletana (come se il centro di Napoli fosse Stoccolma...). Il sindaco Jervolino, che occupa la poltrona a Palzzo San Giacomo per volere di Ciriaco De Mita dopo che una accorta operazione aveva fatto fuori il naturale candidato a sindaco Marone, comunica che visiterà la famiglia del ragazzo ucciso. Ciampi ne è addolorato. In strana sintonia con la posizione di molti compagni movimentisti. Ma Napoli non è Calcutta ne la Londra di fine ottocento. Non si è costretti ad uscire di casa con una pistola (vera o falsa) o un coltello per portare la pagnotta a casa. Si rapina e si ammazza non per il tozzo di pane o la "giornata". Si rapina per Il motorino, il cellulare o l' automobile. Nella realtà da una parte una "guapparia" diffusa ci regala un esercito che direttamente o indirettamente detta la legge di una camorra che è l' altra faccia di un altro esercito fatto da poliziotti e "sbirri" che rappresentano "lo Stato". E a chi sta in mezzo che ne viene? Sottostare doppiamente a regole che fanno spesso della vita normale una vita di merda: chi campa male a Scampia non è chi si arma, ma chi tenta di fare una vita "normale". Ciampi non ha detto niente per Carlo Giuliani, ha avuto però "comprensione" per questo episodio di "violenza quotidiana". Gli anni in cui giustificavo a priori la "violenza proletaria" come atto di ribellione più o meno individuale sono passati. Le rivolte nei ghetti americani, come per esempio quello di Los Angeles, dove ricordo filmati dove una intera strada presentava negozi di ogni genere saccheggiati con l' unica stupefacente esclusione di una libreria, lasciata intatta, mi hanno illuminato. Non sono disposto a schierarmi da una parte o dall' altra di questi due eserciti che servono solo a rendere più forti e ricchi chi già lo è e ad assoggettare chi è più debole, fosse il pensionato scippato fuori l' ufficio postale o l' operaio rapinato mentre va a lavoro. Lo scippo, la rapina, giustificano un controllo e una repressione che serve a tutt' altro che prevenire il crimine. Non è raro osservare posti di blocco dove si vede fermare auto con persone normalissime o innocue famiglie mentre contemporaneamente facce patibolari vengono accuratamente ignorate. Anche questa è una guerra, e come le guerre di questo secolo i soldati dei rispettivi eserciti sono i più protetti, è la popolazione civile che ne fa le spese...

Per chi viene in vacanza a Napoli...

Giusto due consigli: evitate accuratamente di farvi un caffè al Gambrinus o una pizza da Brandi, oltre a essere dichiaratamente monarchici (e manco borbonici, ma proprio savoiardi!) sono carestosi da morire e so pure 'na granda ciofeca! Il caffè si prende al bar Mexico in piazza Dante e la pizza o da Vecchia Napoli a Montesanto o da Di Matteo. Non regalate soldi a quei codini. Altro consiglio: da quando Don Antonio non è più sindaco è peggiorata la situazione e siamo tornati ai bei tempi delle amministrazioni DC (d' altronde la Iervolino che è?) quindi attenti ai portafogli e alle borsette...

Ma comunque vale sempre la pena venirci...

Mentre Rutelli si dimostra sempre più un tizio lontano da qualsasi cosa si possa definire di sinistra, votando per l' impiego degli alpini in Afghanistan, l' ex-tutto Massimo D' Alema è in prima fila alla beatificazione del fondatore dell' Opus Dei. Per chi non lo sapesse il santo in questione era il braccio clericale di Franco, ha applaudito al garrotamento di baschi ed anarchici per anni, e ha commentato così il golpe di Pinochet all' epoca: "è sangue necessario!".

C' è da aggiungere qualcosa?

Stiamo lavorando al prossimo cd. Uscirà per il Manifesto ad inizio Dicembre. Sempre a 8 euro. Non vi deluderemo.

un estratto da "Divina Idiozia" di K. Vonnegut (Edizioni E/O), un suo resoconto al congresso dei repubblicani del '72, prima dell' elezione di Nixon:

Se io fossi un visitatore venuto da un altro pianeta, direi queste cose sul popolo degli Stati Uniti del 1972:

"Queste sono creature feroci che pensano di avere un animo mite e sensibile. Poco tempo è passto dai loro primi esperimenti in schiavitù e genocidio. Il saccheggio e l' uccisione degli indiani d' America io lo definirei genocidio...

...Gli unici due veri partiti politici in America, direi, sono i Vincitori e i Perdenti. Ma loro non lo riconoscono. Rivendicano invece l' appartenenza a due partiti immaginari, i repubblicani e i democratici. Entrambi i partiti immaginari sono capeggiati da i Vincitori. Quando i Repubblicani si battono con i Democratici una cosa è certa: saranno comunque i Vincitori a vincere. I Democratici sono stati il partito più numeroso nel passato perchè i loro capi non si sono dimostrati così apertamente sprezzanti nei confronti dei Perdenti come hanno fatto invece i Repubblicani...

...I Perdenti possono iscriversi ai partiti immaginari. I Perdenti possono votare...

...I Perdenti detestano votare per i Perdenti. Sanno fin troppo bene cosa significa essre i perdenti..."

Difficile non riconoscere quello che oggi è la politica in Italia e nel pianeta, bravo compagno Vonnegut, un vero profeta...

L NOSTRO CD PER L' ESPORTAZIONE "SENZA FILTRO" E' NELLA CLASSIFICA WORLD EUROPEA ED E' STATO PREMIATO CON LO

"CHOC DE LA MUSIQUE" IN FRANCIA

Inoltre è uscito "piazza Carlo Giuliani", una bella compilations in cui ci siamo anche noi

Silvio Teot, degli "Uaragniaun", ha pubblicato un libro indispensabile a tutti quelli che si interessano di musica popolare. "Trent' anni suonati" è il titolo, piazzaedizioni. tra aneddoti e documenti trent' anni di storia del folk revival in Italia. Lo consiglio.

ARTICOLO 18, USATELO PER RUTELLI E COMPAGNIA

Licenziate (con giusta causa...) Rutellone e compagnia, votate Faustino e mandate a casa l' Ulivo...

CHI SI CONTENTA GODE?

Ma di che si rallegrano Rutellone "tolleranza zero" (ma chi si? Tex Willer?) e Piero Fassino? Davvero sono contenti di questa tornata elettorale? I risultati elettorali (una pioggia di sindaci del centrodestra...) li hanno visti o i loro collaboratori per pietà gli consegnano dati falsati? Di certo non impareranno mai niente, e dopo tante strigliate e chiamate in correo mantengono la stessa faccia di bronzo ereditata da D'Alema. Non una sola parola sul dato più triste e preoccupante: l' astensione. Forse perchè sanno che per loro, paladini del maggioritario che ha regalato l' Italia a fascisti e piduisti, è una responsabilità lontana nel tempo, e non va sottolineata. Questi signori della guerra, nei fatti amici di Bush quanto Berlusconi, con la loro ottusa presunzione ci trascinano in un futuro grigio e triste. Vi prego di fermarli. Fatemi la cortesia, andate a votare al ballottaggio, e non per loro.

CONSIGLIO

Per capire quello che è successo a Napoli, o a Genova, con le dovute distinzioni, andatevi a vedre un film che si chiama "Bloody Sunday"....

A CHE PUNTO SIAMO

Il 25 Aprile sono sceso a vedere che succedeva. Due manifestazioni, una col sindaco e l ' ANPI, un altra della rete no global. 'Na tristezza...se non abbiamo voglia di manifestare insieme nemmeno il 25 e insieme ai partigiani...risultato: quattro gatti e la polizia se la rideva. Primo maggio, due cortei distinti e alla fine si spacca in due pure quello dei no global. A Roma al concerto del sindacato gli organizzatori tentano di vietare ai Modena di cantare Bella Ciao. Loro fortunatamente resistono e la cantano lo stesso. Sembra proprio che la Francia ci insegni niente...

LA FRANCIA SI TAGLIA LE VENE

In Francia Le Pen supera al ballottaggio Jospin. In un paese dove le 35 ore lavorative sono una realtà, il servizio sanitario funziona (quanti amici nostri sono costretti ad andare lì a volte dall' iatlia?) e dove si campa meglio che qua sono piombati nella merda totale. Jospin ha ripetuto lo stesso errore dei nostri caporioni ulivisti, inseguendo un "centro" che esiste solo nella loro immaginazione. Ha "costretto" all' astensionismo milioni di persone che non si identificano in questo fantomatico "centro" (come se alle centinaia di problemi tragici che questo mondo ci pone si potesse rispondere si, no e "si e no"...) e diviso una sinistra che aveva la possibilità di vincere quanto meno al ballottaggio. Bisogna dire che almeno ha avuto il buon senso di annunciare le proprie dimissioni, cosa che i nostri D'Alema e Rutelli, inventori pari merito dell' Attack e del Bostik, non si sono mai sognati di fare. La poltrona è un appendice grassosa del loro culo. O della loro faccia. Aspetto con ansia il loro commento. Il famoso elettorato di centro continua a seguire su internet la quotazione dei loro titoli di borsa, e se la ride.

'E ZEZI STANNO TORNANDO!

Vi stanno preparando un disco che è 'na bomba


IL POPOLO BOLIVARIANO DEL VENEZUELA SCONFIGGE IL GOLPE FASCISTA!!!

Nella giornata di ieri, sabato 13 aprile, il popolo bolivariano del
Venezuela si è sollevato contro il colpo di stato fascista che negli
ultimi giorni aveva forzatamente destituito il legittimo governo del
Presidente Hugo Chávez.
Fin dalle prime ore del mattino centinaia di migliaia di venezuelani,
scendendo dalle montagne e confluendo a Caracas da tutto il Paese,
hanno letteralmente occupato la capitale della Repubblica Bolivariana
del Venezuela, così come tutte le sue regioni e città.
Lavoratori, giovani, contadini e militari patriottici hanno preso il
Palazzo presidenziale di Miraflores, obbligando i golpisti,
capeggiati dall'autoproclamato ed illegittimo presidente de facto
Carmona, capo della mafiosa Confindustria venezuelana, a fuggire
disordinatamente.
I golpisti, un'infima minoranza di oligarchi, militari corrotti e
terroristi dell'estrema destra sponsorizzati dai media e diretti
dalla CIA, avevano usurpato il potere sequestrando il Presidente
Chávez e conducendolo in stato d'arresto fuori da Caracas, e
scatenando una caccia alle streghe contro gli attivisti democratici,
bolivariani e della sinistra.
Con il pretesto di "ristabilire la democrazia" attraverso "una
transizione necessaria", "stabilizzare la situazione" e "processare
Chávez" quale presunto responsabile della morte di diverse persone (i
cui autori materiali sono agenti golpisti), avvenuta nel corso degli
scontri di piazza di giovedì scorso tra i provocatori al soldo degli
USA e le forze popolari bolivariane, i settori reazionari hanno
tentato artatamente di distruggere il processo di trasformazione che
tre anni fa aveva iniziato a spazzare via un regime corrotto, di
miseria e asservito agli Stati Uniti.
Nelle ultime ore la quasi totalità delle Forze Armate, degli
Ufficiali e dei Generali venezuelani ha preso posizione in favore
della rivoluzione bolivariana, dichiarandosi fedeli alla Costituzione
della stessa ed al suo Presidente.
Continuano in tutto il Paese le manifestazioni del popolo
venezuelano, che esige l'immediato ritorno al Palazzo di Miraflores
del Presidente Chávez, e si moltiplicano in tutto il mondo le
dichiarazioni di condanna del golpe e le iniziative di solidarietà
con il processo bolivariano.
La resistenza popolare, che si era manifestata e moltiplicata sin dai
primissimi momenti del golpe dittatoriale con mobilitazioni di massa,
presidi e barricate, ha sconfitto senza indugi né tentennamenti
l'ennesima manovra sporca dell'imperialismo, finalizzata, come nel
caso del famigerato Plan Colombia-Iniziativa Andina, a ricolonizzare
l'America Latina.
Il popolo venezuelano ha dimostrato quanto viene dicendo da oltre tre
anni: che la rivoluzione bolivariana è un processo democratico
irreversibile!
14 aprile del 2002
ASSOCIAZIONE nazionale NUOVA COLOMBIA

COLPO DI STATO IN VENEZUELA

Colpo di stato in Venezuela. E' stato arrestato Chavez, presidente eletto democraticamente ma pericolosamente anti-americano. Il capo della confindustria venezuelana si è autoproclamato capo del governo. E' il sogno di D' Amato...

Di Chavez avevano detto di tutto, che era un pazzo megalomane, che era un pericoloso comunista, che era scemo, sopratutto perchè preferiva l' amicizia di Castro e Mandela a quella di Bush, e anche tanti amici miei di sinistra ne parlavano come un povero idiota populista. Il colpo di stato dimostra che scemo non era, e che la storia si ripete: il sudamerica rimane il cortile di casa degli yankee, tanto più quando sono in gioco le risorse petrolifere del più grande paese produttore di greggio dopo gli stati arabi.

Chavez aveva anche il grave difetto di essere un indio.

A me è sempre stato simpatico.

Di fatto è un Cile 2002, con la tragica differenza di un pianeta, e una sinistra internazionale asservita agli interessi del padrone del mondo. Per gli USA e l' Unione Europea, quella dell' innocente, bonaccione e sinistrorso Prodi, la democrazia, la volontà del popolo, in questo caso si possono dribblare: è solo questione di interessi. Le loro dichiarazioni soddisfatte sull' esito di questo che non hanno nemmeno il coraggio di definire un golpe sono una vera vergogna. Di questo ricordatevene quando ci ripresenteranno l' innocuo professore bolognese come campione dell' ulivo alle elezioni, il voto non regalateglielo, non se lo merita. La storia è sempre la stessa, forti con i deboli, deboli con i più forti. Altro che faro del futuro, l' Unione Europea è un grandissimo buco nero...

Palestina e bonton


I sindacati, ds, verdi e margherita ieri (sabato) hanno ritirato la loro adesione alla manifestazione contro la guerra in Palestina. Non condividevano le parole scritte su alcuni striscioni e il tono di qualche slogan, ma quello che li ha convinti ad andarsene del tutto erano alcuni ragazzi palestinesi vestiti "alla kamikaze". Singolare questattenzione posta da questi signori, unitamente a dei simpatici giornalisti che ricordo per il risoluto interventismo in altre occasioni, allla semantica. In particolare pronunciare parole come "sterminio" o "genocidio" riferendosi a quello che sta facendo Sharon e lintero governo israeliano (guida un governo di coalizione, ricordiamolo, con partecipi i laburisti di Peres...) causa a loro un fastidio inaccettabile, anche se a pronunciarlo addirittura l Osservatore Romano. Ma come? Proprio a loro che della parola genocidio hanno fatto uso ed abuso nel caso del Kosovo, per spingere l opininone pubblica italiana a a giustificare compatta (mica tanto...) una azione di guerra per proteggere civili inermi (l UCK erano terroristi o resistenti?) dallo sterminio operato dall esercito Jugoslavo. E nel caso di un fascista dichiarato, uno che responsabile della strage di Sabra e Chatila, un pazzo sanguinario come Sharon, la nostra sinistra-centro si pone problemi di bon-ton e di misura. Ma mi faccia il piacere! E questa storia che loro sono contro ogni terrorismo? In Italia il terrorismo lo ha fatto lo stato, e sembra che lo continui a fare (che strano suicidio quello del perito del processo D Antona,eh?), ma Fassino mi spieghi la differenza che passa tra un kamikaze palestinese e un carrista israeliano. A me sembra solo che il secondo un terrorista con un carrarmato intorno.E uno stipendio.Lo scopo lo stesso, distruggere il nemico e terrorizzarne la popolazione. Ai signori dell Ulivo (che disgrazia simbolica: l ulivo anche il simbolo della Palestina) non sfiora nemmeno il pensiero che una ragazzina israeliana non si sognerebbe mai di mettersi una cintura di plastico addosso per farsi esplodere a Ramallah, lei non ne avrebbe bisogno: ha un intero agguerrito, elegante, moderno e democratico esercito che difende lei e il suo paese. Ma questo diritto, il diritto a resistere ed esistere, deve essere negato ai Palestinesi. Cos non si fa. Non sta bene. I soldati israeliani, i miliziani palestinesi, nel migliore dei casi si usa questa differenza di termini. Allora hanno ragione Fini e i suoi a dire che Via Rasella fu un attacco terroristico, e che i partigiani erano banditi?

In realt dove si vuole arrivare? Questi gentili signori considerano una manifestazione dove dei disoccupati bruciano un cassonetto una manifesta zione violenta, e quindi implicitamente giustificano una carica della polizia ad esempio. E dove addirittura si sfascia una vetrina di una banca? Emb, diciamo la verit, Giuliani "un po se l voluta..." In un mondo che loro hanno contribuito a creare e a difendere, dove da 15 anni, dalla guerra in Iraq, hanno scatenato morte e distruzione, facendo uso di tutto l arsenale che la loro industria militare metteva a disposizione, sperimentando armi di nuovo tipo, dall uranio impoverito alle bombe all antracite, la sinistra italiana scandalizzata da ogni violenza che non indossa una uniforme e non ha una gerarchia e uno stipendio. La sinistra italiana, cos come ovviamente la destra, vuole fare in modo che l unico tipo di dissenso pubblico possibile siano innocenti girotondi mattutini e suggestive fiaccolate serali,questo giusto perch per le processioni ancora troppo prematuro. Ed infatti la questione proprio questa, tutte queste manfrine e giravolte sono ad uso interno. A loro non frega proprio niente di quello che accade a Jenin in questo momento, l essenziale che l Italia diventi un paese "normale", un paese dove se al limite sei disoccupato da dieci anni, o se ti hanno licenziato dopo dieci, al massimo te ne vai a fare un girotondo con Moretti. Forse per questo che Bov e i pacifisti arrivano la dove Solana, il terrore dei balcani, non sa o non vuole arrivare.

Non si sono accorti di avere seminato, a botte di larghe intese e bicamerali, trombe, tamburi e grancasse, di solenni proclami per l autodeterminazione a comando dei popoli, di lotta al terrorismo internazionale, un fracco di odio e ingiustizia in questo mondo, e che quello che semini quello raccogli. Questi apparentemente confusi uomini di carriera politica farebbero bene a tenerne conto, quando attaccano senza vergogna chi del pacifismo ha fatto una scelta, sempre, e chi crede che se si processa Milosevic, andrebbero processati anche la Nato, D Alema e Sharon.

Questo perch, ed l unica verit, senza giustizia non v pace.

GUARDA UN PO' CHI SI RIVEDE...

Con un tempismo sospetto ricompare il "terrorismo" in Italia. Con due colpi di pistola su tre esplosi, precisione da killer professionisti, qualcuno ha ucciso il professor Biagi. A Biagi avevano revocato la scorta proprio mentre i servizi segreti, ma guarda un pò, avvertivano che stava per esserci una recrudescenza del pericolo "terrorismo". Gli stessi servizi che da due anni indagano sull' omicidio D'Antona con nessun successo. E come potrebbero, indagare su loro stessi? L' ex ministro Bianco, che arrestò il povero Geri, ottimo capro espiatorio che tra parentesi lavorava nel sindacato, viene intervistato come esperto della questione. Si affollano gli appelli contro il terrorismo. Ma che stranezza queste BR che senza fare nessun salto di qualità nella loro storia recente scompaiono per dieci anni, ricompaiono per un omicidio a tempo due anni fa e senza aver dato nessun altro segno di vita (che so un comunicato, una gambizzazione, una rapina, così come erano usi fare) si lanciano in una altro perfetto omicidio. Ai Tg hanno detto che Biagi aveva ricevuto delle minacce, degli avvertimenti, non mi risulta che le BR avvertivano le loro vittime. La mafia lo fa, lo fa la camorra, lo fanno iservizi segreti. Il depistaggio, la disinformazione, l' intimidazione sono da sempre patrimonio dei nostri servizi segreti. Quegli stessi servizi che il governo D'Alema ci assicurava diventati oramai sinceramente democratici. Ma senza consegnarci nulla a riguardo delle centinaia di oscuri punti della strategia della tensione degli anni 70/80. Ma l' occasione è buona ovviamente per richiamare tutti quelli che si stavano mobilitando sulla difesa dei diritti del lavoro a mettere da parte i loro bisogni e buttarsi nella parola d' ordine "lotta al terrorismo". Perchè, come hanno detto tutti, da Bianco a Scajola, nessuno ha diritto di uccidere chi la pensa in maniera diversa. Sarebbe stato bello che se lo avessero ricordato alle loro forze dell' ordine a Napoli e a Genova, quando erano ministri dell' interno, e chi non la pensava come loro è stato massacrato ed ucciso.

Quello che ci resta è la morte, tragica e inutile di un uomo, diventato unicamente un' altra arma nelle mani di poteri forti e ormai nemmeno tanto oscuri che vogliono riportare l' Italia all' epoca di Scelba, fra caporali che legalmente trascinano poveri cristi a farsi il culo nelle campagne o operai costretti a ritenersi solo già fortunati ad avere un lavoro. Adesso è proprio il momento di non farsi distrarre da abilissimi registi, e professionali esecutori: questo governo se ne deve andare, e quello che dovremo costruire dopo non dovrà assomigliare a quello che lo ha preceduto. Questo omicidio, con le sue allucinanti analogie col delitto D'Antona, è la dimostrazione evidente che sia il centrosinistra che il centrodestra, sono solo strumenti degli stessi enormi interessi economici. La repressione e la censura, come dimostra l' affare indymedia, è dietro l' angolo.

Lo sciopero generale è un punto di partenza necessario.

Un appello in difesa dell'informazione indipendente e della liberta' di espressione

Pensare, raccontare, spiegare, far circolare saperi, verificare la qualita' dell'informazione, farne parte, utilizzarla in prima persona, contribuire
direttamente con sogni, parole e intelligenze.Tutto cio' sta diventando pericoloso.E' stato pericoloso a Genova, dove media indipendenti con mezzi spesso amatoriali, durante le manifestazioni anti G8 hanno fornito una testimonianza diretta e diversa da quella proposta dai media tradizionali. Ed e' ancora pericoloso per chi continua a fare informazione dal basso.Indymedia e' stato uno dei network che ha consentito la circolazione delle notizie prima, durante e dopo il G8. E' una rete di soggetti che lavorano nel mondo della comunicazione: videomaker, radio, hackers, giornalisti, fotografi. Un network internazionale di media gestiti collettivamente per una narrazione radicale, obiettiva e appassionata della verita'. Indymedia e' un sito a pubblicazione aperta: chiunque puo' caricare direttamente e senza censura, registrazioni audio e video, immagini, articoli, comunicati. Non ha una redazione: lavora attraverso mailing list e chat di discussione
che sono pubbliche e aperte a tutti.I computer di Indymedia sono stati l' obiettivo delle perquisizioni effettuate il 20 02 02 a Bologna, Taranto, Firenze e Torino. Nelle prime ore del mattino, duecento carabinieri e decine di mezzi blindati sono intervenuti per sequestare gli archivi di Indymedia Italia. Impresa vana, perche' Indymedia e' ovunque e da nessuna parte. E' accessibile a chiunque abbia un computer o un cellulare: vive nella Rete. Indymedia e' indipendente, diffusa ed orizzontale, perche' costituita da una intelligenza
collettiva.L' informazione e' uno dei terreni più aspri di confronto tra chi gestisce il potere e chi lo subisce. Se un sito di informazione nato e cresciuto solo su base volontaria diventa pericoloso, allora e' in pericolo la liberta' di
espressione. A chi tocchera', la prossima volta?Riteniamo indispensabile reagire con forza a questo attacco alle liberta' fondamentali e ci ribelliamo ad ogni tentativo di ingabbiare le nostre intelligenze.Indymedia Italia si rivolge alle persone che hanno a cuore la liberta' di espressione e l'indipendenza dell'informazione. Chiediamo un'adesione ideale, che supera l'appartenenza politica.L'informazione deve essere libera.Indymedia Italia, insieme a Radio Onda Rossa, promuove Reclaim your media, una manifestazione in difesa dell'informazione indipendente: a Roma sabato 16 marzo 2002, scenderemo in piazza con un corteo musicale e rumoroso.
Contro ogni attacco alla liberta' di espressione individuale e collettiva.
contatti, adesioni, sottoscrizioni: italy@indymedia.org

Letture consigliate:

JOHN NICOL

Vita e avventure di un marinaio scozzese

munizioni - manifesto

GORE VIDAL

La fine della libertà

Fazi Editore

Un saluto a pugno chiuso per tutti gli studenti che stanno occupando

e un muviteve! a tutta la classe operaia che se lo prende al cul da un bel po di tempo...

senza reagire.

Balle Spaziali

Forse qualche somma si può già tirare su quello che è successo dall' 11 settembre ad oggi. in primo luogo mi sorgono spontanee un po di domande: le famose legioni di terroristi in letargo e in attesa di un segnale da GengisKanLaden per seminare morte e terrore che fine hanno fatto? Esistevano?E le micidiali armi chimiche nonchè le fantastiche bombe nucleari dei taliban 'ndo stanno? Tutta sta invincibile scientifica armata colma di cattiveria e miliardi di dollari com' è che si è volatilizzata, così come accadde all' invincibile esercito di Hussein (il terzo al mondo per "La Repubblica" al tempo, regina delle veline OtoMelari) o al temibilissimo esercito Jugoslavo messo in ginocchio in pochi mesi. Ma non è che ci hanno venduto palle stratosferiche per giustificare una guerra in cui gli obbiettivi sono ben altri che combattere il terrorismo integralista, come dimostra il disinteresse della Cia per tutto quello che addirittura dei semplici operatori della Rai trovavano a Kabul. interessa di più Il petrolio delle ex Repubbliche Sovietiche, e soprattutto la possibilità di essere geograficamente vicini a quella Cina che col suo tasso di crescita fa molta paura ad una America in preda ad una inarrestabile recessione. E poi una guerra serve soprattutto alla politica interna: zittisce i sindacati, permette di reprimere l' opposizione interna e perchè no, rivitalizza l' economia. per non parlare del fatto che quella specie di boia di Bush non aveva nessun appeal ne sul suo popolo e tanto meno sugli europei, e nella veste di crociato ci fa la figura del "celhoduro". Queste facce di bronzo ancora ci devono tirare fuori le famose prove della colpevolezza di AlQueda, tanto meno i colpevoli. E allora mi chiedo: chi ha fatto cadere quegli aerei? Semplicemente perchè mi chiedo a chi è convenuto di più. Al Bush jr. alle prese con un bel po di incertezze economiche e politiche, così come al nostro Berlusconi dopo Genova più che ai taliban Afghani. E' tecnicamente possibile dirottare un aereo da terrra? Chissà, forse lavoro troppo di fantasia, è fantascienza pensare che da terra si possa dirottare un aereo e guidarlo contro un grattacielo, ma è un ipotesi improbabile quanto quella di credere che Cia e Fbi per anni non si sono resi conto di niente di quello che stava accadendo in casa loro. Non una mail, non una telefonata, niente di intercettato da questi fantastici 007. Ma mi faccia il piacere!!!!! I nostri amici amerikani hanno un bel po di responsabilità nella strategia della tensione che conosciamo bene e che ha fatto centinaia di vittime nel nostro paese. Io a loro non credo per esperienza. E forse è meglio rimettere in discussione tutto di questa strana storia di inizio secolo...

MALA TEMPORA....

Ma li avete visti cantare a Roma, sul palco forzitaliota, l' Ave Maria e il Pane Angelicum? Come fanno a negare che il loro tentativo è quello di coinvolgere in una crociata pagnottista l' opinione pubblica con questa bigiotteria da parrocchia? E poi chi sono questi moralisti del nuovo millennio? Un tenore evasore fiscale reo confesso, un regista antiabortista cocainomane, un presidente del consiglio in odore di mafia proprietario di tre reti televisive zeppe di tette e culi, un giornalista ex-stalinista e un tizio che è andato a salutare Milosevic solo un anno fa. Il circo Barnum. Dovrebbero stare tutti in galera o almeno a zappare patate dalle parti di Porto Marghera. E questi poverini del centrosinistra che ormai sono davvero il ritratto di Albertone quando fa la parte dell' accattone. E Curzi che si alza in piedi alla fanfara dei bersaglieri! E quando è partito l' inno americano? Che mò si candida alle presidenziali in America Berlusconi? Che figura e 'mmerda, figuratevi le risate che se saranno fatti Chirac o Schroeder. E Dio non li fulmina?

Dio è morto cantava Guccini... Dio si è suicidato secondo me. Per la vergogna.

Fateve na risata, chè questo c' è rimasto:

Questa è la risposta a Fausto Bertinotti al suo invito a sostenere l' iniziativa di Rifondazione per il 29 settembre inviatami pochi giorni fa...

Caro Fausto,

il 29 settembre sarò al lavoro per riportare in tournee "I Dieci comandamenti" di Raffaele Viviani, spettacolo che tu hai visto all' Argentina a Roma. Un testo che Viviani scrisse sull' onda emotiva di una guerra appena conclusasi ma soprattutto di una nuova di forma di conflitto che si prefigurava. La guerra fredda era alle porte e Viviani avvertiva che gli aiuti del piano Marshall erano un esca ingoiando la quale l'Italia avrebbe progressivamente perso la sua indipendenza, la sua dignità e soprattutto la sua autonomia culturale. Non è un caso che a distanza di 50 anni nel discorso alla camera l ' on. Casini abbia fatto riferimento al piano Marshall come a qualcosa che ci obbligava automaticamente a seguire gli Americani nella loro certa e futura vendetta, qualsiasi cosa fosse, per pura riconoscenza, e addirittura segnava la data dello sbarco in Sicilia come quella che dava inizio alla nascita dell' Italia Repubblicana, ignorando costituzione e resistenza. Viviani lo avrebbe schiaffeggiato. Intendiamoci, io suono jazz e so quanto di buono e importante abbia prodotto l' America nel secolo scorso, ma so anche quanta responsabilità hanno gli Stati Uniti nella storia delle stragi di questo paese, da Ustica al Cermis. Per non parlare di Pinochet e Bin Laden. I loro servizi segreti hanno foraggiato l' estremismo islamico per decenni. Ricordi l' Irangate? Serviva a finanziare le operazioni dei Contras contro il Nicaragua Sandinista e allo stesso tempo finanziava i papà dei taliban di oggi. Migliaia di civili Algerini sono stati sgozzati nelle loro case senza che la comunità internazionale abbia mai fatto nulla per loro. Della situazione Palestinese basti questo: Israele ha fatto più di quanto ha fatto la Serbia per sbeffeggiare le risoluzioni dell' ONU o gli accordi di pace, ma in cambio ha sempre ricevuto solidarietà e sostegno da America e Europa, certo non un altro "intervento umanitario" in difesa dei diritti del popolo Palestinese. Tutti sappiamo quanto guadagna un pilota di linea di una compagnia aerea commerciale. Quale desiderio di vendetta può spingere un uomo che potrebbe vivere tranquillamente con la sua famiglia di questo privilegio a schiantarsi deliberatamente contro quello che lui considera il nemico, senza fare distinzioni tra Pentagono e un grattacielo? Quali sono i lutti che lo hanno portato a questa decisione? Non è doveroso, in una completa analisi di quel che succede, chiedercelo? Quanta giustizia il nostro grasso e arrogante mondo occidentale ha imposto al resto dell' umanità. Vi ricordate di Ocalan? Un governo di centrosinistra mentre lo consegna ai suoi aguzzini lavora col suo ministro degli esteri per fare entrare quegli stessi aguzzini nella Comunità Europea. Dopo la tragedia di questa specie di Enola Gay sganciata a Manhattan ho sentito molti intervistati americani chiedersi "perchè". Perchè chi semina vento raccoglie tempesta. Gli insegnanti di N.Y. hanno chiesto un corso di approfondimento per poter rispondere alle domande che avrebbero posto i loro alunni in maniera appropriata. E che dovrebbero fare gli insegnanti di quei bambini palestinesi che non ci arrivano manco a scuola? O di quelle bambine irlandesi che abbiamo visto una settimana fa in tv esser prese a sputi e bombe in una strada di Belfast? La nostra è una società potente e potentemente malata. L' unico paragone che mi viene in mente è quello con gli ultimi anni prima della caduta dell' Impero Romano. La catastrofe di Manhattan è paragonabile a l' entrata di Attila in Roma. Una globale Mahagonny. Niente pi sarà come prima, e noi che viviamo fisicamente al confine estremo di quell' impero saremo i primi ad accorgercene e a pagarne le conseguenze. E dobbiamo pure amaramente riconoscere che questo impero è comunque meglio di quanto Bin Laden e compagni hanno in mente come società ideale. E questo rende ancora più inaccettabile la strage di migliaia e migliaia di civili. Civili inconsapevoli, ma non innocenti. Perchè ogni nostro privilegio è frutto di un torto da altri subito. Così come i diritti di un cittadino romano erano frutto dell' oppressione e lo sfruttamento di quasi tutto il mondo allora conosciuto. Una forma mentis, una arrogante difesa dei propri privilegi così come abbiamo potuto vedere alla conferenza di Durban, dove in realtà non si è voluto ammettere, da parte degli USA e dell' Europa, che la potenza e la ricchezza dell' occidente è dovuta soprattutto alla deportazione e messa in schiavitù di milioni di persone, in un tempo poi mica tanto lontano. Che fare? Riconosco a Rifondazione lo sforzo di cercare una maniera di fare politica che, pur se chiusa in quella forma gerarchica e asfissiante che è un partito, cerca quantomeno di avere le orecchie aperte per ascoltare un qualunque vagito di un movimento confuso e lacerato qual' quello nato da Seattle in poi (lacerato perché è meglio fare i conti subito con tutte le sue componenti, dai cattolici ai Black Blok, che esistono e non sono invenzione della polizia...). Penso che in questa fase così difficile vedere una bandiera rossa, una qualsiasi, in una piazza è una cosa necessaria. Per non essere chiusi in un angolo da avvenimenti che passano letteralmente sopra la nostra testa, così come ha sempre sperato il Pentagono, il presidente Bush e la Banca Mondiale.

Daniele Sepe

QUESTIONI MINORI

Questa che segue è la lettera che ho inviato a Repubblica e come al solito non pubblicata dopo che era apparsa una strunzità attribuita a me sul venerdì di repubblica.

A tutti la rassicurazione: continuate senza complessi di colpa ad ascoltare Manu Chao, no vi scomunico, però se " me gustas tu" è na canzone compagna "la locomotiva" è il terzo volume del Capitale.....

Manusì Manunò

"Ho letto su un numero del Venerdì di Repubblica che Manu Chao non me gusterebbe perché commerciale. E' un caso interessante, visto che nessun giornalista di Repubblica mi ha mai chiesto un parere in proposito. L' ultima volta che Repubblica si è interessata a me mi pare che risalga a quando ho vinto il Tenco, nel '98 mi sembra. Mi preme chiarire una cosa, giusto per non sembrare un fanatico babbione dell' insuccesso: i Beatles mi piacciono, ed erano commerciali, Puccini pure, ed era commerciale, Violeta Parra mi piace assai, e commerciale non era per niente. Addirittura, giusto per fare scandalo, qualche volta bevo coca-cola. Per farla breve non leggo un libro o ascolto un disco solo se ha venduto meno di quanto vendo io. Io sono sicuro che riuscire ad arrivare ad un sacco di persone con la propria musica è molto meglio che rimanere rinchiusi nel proprio piccolo orticello di appassionati. Ciò non toglie che, anche non avendo venduto milioni di dischi, Jean-Marie Carlotti (e chi è?...) mi piaccia infinitamente più di Manu Chao. Tuttavia spero che Manu Chao continui a riscuotere tanto successo, quanto auguro a me stesso di diventare commerciale . Mi farebbe comunque enormemente piacere se Repubblica si interessasse alla musica che faccio, anche scrivendone male, piuttosto di dedicarsi a quello che non ho detto."

Daniele Sepe

Musicista globalmente non commerciabile

GENOVA

L' America latina, la Palestina, la "globalizzazione" ha per prima cosa esportato metodi di repressione di massa che sono latino-americani, sopratutto per gli arresti indiscriminati. Ma già dagli scontri di Napoli una certa puzza di bruciato si era avvertita. E bisogna dire che allora il ministro degli interni era Bianco, del centrosinistra, e capo della polizia e carabinieri erano gli stessi di oggi. Come a dire che sono convinto che se al posto di Berlusconi ci fosse stato Rutelli non sarebbe stato diverso. Ma poco mi importa. Sono certo che la dinamica della morte di Carlo Giuliani è che è stato assassinato, c' è poco da sottilizzare, si poteva sparare alle gambe se non in aria. E il carabiniere, si evince dai filmati, ha sparato un secondo colpo anche dopo che il ragazzo era già caduto. Voleva un altro morto? Ma si sa che carabineri e polizia hanno sempre e comunque difeso chi li paga, e con molta foga. Il giovanotto che ha sparato deve avere la stessa forma mentis degli eroi del battaglione San Marco che violentavano giovanette in Somalia. E sono convinto che se il vicepresidente Fini promettesse un aumento di un milione al mese in più a questi eroi, con la richiesta di mettere fuori gioco chi gli rompe i coglioni, non ci penserebbero due volte a metterci in un campo di calcio. Come a dire che penso che la situazione è davvero "politicamente" grave. Quello che è accaduto non può non fare salire il livello dello scontro, e a questo seguirà una repressione sempre più feroce. Fa impressione vedere i finanzieri impegnati a pestare dimostranti, quando il presidente del consiglio ne ha sempre dette di cotte e di crude sulla Guardia di Finanza, visto le magagne che ha da coprire. Ma Berlusconi non è più quello del '94. Il lavoro sporco lo fa fare ad altri. E noi non siamo il milione di persone che stavano a milano il 25 aprile. Non penso che Videla o Pinochet o Mussolini potevano fare quello che hanno fatto se non avevano dalla loro buona parte della popolazione, ed è quello che succede in italia oggi. Questo governo rappresenta drammaticamente quello che è almeno la metà di questo paese: ignorante, reazionaria e pericolosamente ottusa. Attaccata ignobilmente ai loro privilegi e al sogno di diventare a loro volta dei piccoli Berlusconi. La Cgil, per no nparlare dei rstanti sindacati, non ha capito la gravità della situazione e il nero futuro che si prepara. I Ds sono in coma oramai da anni e i loro militanti oramai rassegnati ad ubbidire ad "ordini" che sono suicidi. Che si può fare? Ho poca fiducia nelle pratiche di buona volontà tipo boicottiamo le multinazionali. Troppe sono le cose che sono strettamente connesse, a cominciare dai dischi di Manu Chao o i bancomat e le carte di credito che ci ritroviamo in tasca. Per non parlare dei computer che usiamo ogni giorno. Certamente penso che vada cercata una maniera di organizzarsi transnazionale che non segua più il solo ritmo degli incontri dei cosiddetti grandi. Certamente penso che bisogna pensare, nel caso di manifestazioni di massa, ad un servizio d' ordine, coordinato tra i vari spezzoni ed efficiente, in grado di garantire il deflusso dei dimostranti. Così come si faceva una volta. E bisogna capire che le Forze del disordine avrebbero caricato comunque. La questione Black Blocks è una questione irrilevante, se non per il danno d' immagine, riguardo alla volontà politica di stroncare qualunque tipo di opposizione di piazza sul nascere. Loro, gli anarchici, hanno dimostrato solo di avere le idee chiare su cosa volevano fare e come. Nella realtà dei fatti loro e la polizia sono stati padroni della piazza. E questo non deve più accadere. Se no meglio rinunciare. Fare bilanci di arresti e feriti non ci rende più forti. Meglio capire che il vicepresidente del consiglio è uno che va a Predappio ogni anno e che il presidente del consiglio è uno che ospitava mafiosi a casa sua. A confronto Tambroni e Scelba erano dei chierichetti.

QUESTIONI MAGGIORI

E visto che ci siamo ho rintracciato nel passato una lettera che mandai a "il manifesto" e "liberazione" durante i bombardamenti in Kosovo. Anche questa censurata. Questo giusto per far capire a molti compagni perchè so diventato diffidente e tirchio con le iniziative di autofinanziamento. Sono stato molto criticato per questa stesa di panni sporchi dai compagnoni limitrofi, ma sono convintissimo che il buongiorno si vede dal mattino, e a volte mi sono chiesto se non è stato meglio avere Andreotti al governo piuttosto che Sofri...piccoli mostri crescono?

BUONE INTENZIONI & CATTIVI COMPAGNI

Qualche settimana fa il sottoscritto chiedeva all' Associazione Signor Bloom di dargli una mano nella organizzazione di un concerto in favore degli operai della Zastava, una delle tante fabbriche bombardate dalla Nato in Yugoslavia. Per questa iniziativa i Cobas dell' Alfa di Arese avevano provveduto ad aprire un C.C. dove si potevano versare fondi. La mia idea era quella di fare un concerto da tenersi a Galleria Toledo cercando di avere costi di gestione a zero. Su proposta di Signor Bloom l' iniziativa veniva spostata al Cortile della facoltà di Architettura di Napoli. Questo rendeva ovviamente più difficile da gestire la cosa: c' era bisogno di un impianto e vari altri problemi, insomma la cosa si ingrossava, venivano coinvolti altri gruppi e personaggi. Marted 11 maggio finalmente il concerto si fa, architettura è stracolma e torno a casa la sera soddisfatto e convinto ché, penso, fatti i conti tempo due giorni arriverà un bel contributo da parte di Napoli. Al 23 di maggio questi soldi NON SONO STATI ANCORA INVIATI. Alle mie richieste di spiegazione mi è stato detto che alcuni "compagni" organizzatori volevano convocare un assemblea per martedì 25 maggio allo scopo di stornare parte di quei soldi per l' acquisto di un computer per la loro sede. ACQUISTO DI UN COMPUTER!!!!???? Una guerra che continua imperterrita sotto la guida del primo governo socialista d' europa e una solidarietà fregata dalla faccia tosta dei soliti personaggi che decidono le priorità del "proletariato" A posteriori e sempre a loro vantaggio. Essendo che non siamo, io e i miei musicisti, purtroppo nuovi a questo genere di disavventure, mi sono deciso a scrivere queste quattro righe per rendere noto:

1) che non saremo mai più disponibili ad alcuna iniziativa "politica" o "solidale" se non a patto che la gestione finanziaria della cosa sia limpida e gestita di concerto con noi.

2) Che intimo agli organizzatori del concerto del 11 maggio di inviare immediatamente l 'incasso di quella serata a chi spetta, visto che già hanno fatto danno facendo passare più di dieci giorni inutilmente. Tutto questo va reso pubblico affinché non accada più che la malafede travestita da "dirigismo" di certi personaggi possa fare danno agli operai della Zastava, a noi e al pubblico che credeva di pagare per una cosa e si è ritrovato a finanziare l' IBM.

Daniele Sepe & Art Ensemble of Soccavo 23 maggio 99 - Napoli

Chest' so cos' e' pazze!!!

A proposito dell' otto per mille alla chiesa cattolica e della parità scolastica....

L' urdemo episodio occorsomi è questo qua: la buona Auli Kokko e il suo compagno Franco mi avevano chiesto di fare da "compare" al loro ultimo arrivato che si chiama, oilà, Daniele. Io c' ho pensato un pò e visto che al tempo mi cresimarono e che mi padre, pur essendo iscritto al partito dal lontano '43 è sempre stato cattolico e visto che mi ricordo di quelle belle persone come Don Milani o Don Franzoni ho detto "con piacere".Fatto sta che per fare il padrino bisogna andare dalla parrocchia di appartenenza e chiedere una specie di autorizzazione . Secondo voi me l' hanno data? Questa specie di Don Abbondio che è il mio parrocco che sta in combutta con certi tizi che c' hanno un castello dove manda tutti quelli che lui sposa e fa miliardi, e che gesù Cristo se potesse lo prendesse a curriate per tutta la parrocchia ha detto che non ero adatto.

E quando me l' ha detto con quella faccia da " mangio carne ogni giorno" io ovviamente, che non mi faccio pregare, gli ho ricordato che il papa ha benedetto quel ladrone di Berlusconi e pure quell' assassino di Pinochet. E poi lo volevo menà.

Comunque il permesso non me l' ha dato e con la famiglia Kokko abbiamo deciso che è una di quelle cose di cui andare orgogliosi. A Daniele Jr. appena cammina me lo porto a tutti i concerti di Guccini e ai comizi con le bandiere rosse e gli insegno a suonare la chitarra elettrica chè ai preti nu ce piace.

Comunque nel caso della chiesa cattolica non c' è che dire: 'o pesce fete da capa!!!!!

A CHI HA’GIOVATO?
Riguardo ai fatti accaduti a Napoli sabato scorso e’lecito domandarsi a chi poteva far comodo che gli eventi prendessero una piega così dura e violenta?Gia’ dalla mattina si sentiva nell’aria una tensione veramente forte.Avevo deciso i scendere insieme ad altri come osservatore ed avevo portato con me la mia macchina fotografica per documentare gli eventi da semplice cittadino cui peraltro la globalizazione non va giù per niente.Andando incontro al corteo sono passato d’avanti agli impressionanti schieramenti di forze dell’ordine,gia’ da corso Umberto tutte le vie laterali erano bloccate e questo dava un sinistro presentimento.Il corteo sfilava,noi potevamo ancora passare tra le maglie della polizia ma giunti a P. Municpio ci siamo resi conto che eravamo in una trappola e quando dico “eravamo” intendo dire:manifestanti,osservatori,giornalisti,fotoreporter e gli stessi agenti in borghese.Partiti i tafferugli sotto P.S.Giacomo si cercava scampo a tutte le parti ma solo v. DePretis era praticabile anche se bersagliata da lacrimogeni e qui è successo il peggio quello che televisioni e giornali hanno omesso di dire.Ho visto gruppi di ragazzini con le mani alzate che venivano caricati,altri come noi che cercavano di andarsene per i vicoli e la’ ci siamo imbattuti in una “banda”di poliziotti che menavano manganelli al primo bersaglio facile e personalmente sono stato aggredito da una di queste “bande”reo di aver fotografato un pestaggio,la macchina me l’hanno strappata ed io ho ricavato una decina di manganellate.A chi ha giovato tutta questa violenza?Io non credo che questa reazione di così ottusa violenza sia un caso se facciamo una analsi anche sommaria delle forze in gioco c’era un poliziotto in tenuta antisommossa ogni tre manifestanti e se anche qualche decina di questi ha cercato lo scontro mantenere l’ordine sarebbe stato un gioco da ragazzini, se poi consideriamo che i pestaggi più vili e odiosi sono avvenuti lontano da P.S.Giacomo allora il disegno di una arrogante ed esemplare azione repressiva appare del tutto chiaro. Servira’ al fascinoso Rutelli come assaggio del suo programma sulla sicurezza?In effetti se consideriamo tutto cio’ e’ avvenuto sotto il segno di un governo di centrosinistra la mia preoccupazione aumenta sempre piu’.Ma in definitiva penso che tutto cio’sia servito a dmostrare che l’Italia e’ e restera’ un paese “affidabile”e che e’ un buon compagno di merenda (vedi Kosovo),un paese dove ogni voce fuori coro non deve per nessuna ragione esistere e questo va bene sia a questa sinistra che alla destra(dove sara’ poi la differenza?)
P.S:ai redattori di “REPUBBLICA”Marino e Ragone è vero che per campare sadda fa di tutto ma un minimo di amor proprio ed un briciolo di buon senso non guasterebbe,devo dre pero’ che come inserto umoristico non e’niente male… me so fatto nu sacco e risate…GRAZIE.
Enrico Del Gaudio

 

CARTOLINE DALLA MANIFESTAZIONE DEL 17 MARZO 2001 A NAPOLI